La coltivazione della soia è ormai diffusa in tutto il mondo. Nell’alimentazione umana questo prodotto sta diventando sempre più frequente non sono nelle culture dell’Asia, luogo d’origine, ma anche nel resto del pianeta. Inoltre, la soia è utilizzata largamente anche per il nutrimento degli animali, per l’elevato valore biologico della proteina. Dopo la raccolta e prima di essere stoccata o processata in linee di produzione di mangimi, olio o prodotti per alimentazione umana, la soia deve essere essiccata: non di rado si utilizza un processo naturale di essiccazione all’aria, che però implica diversi svantaggi. Diversamente, essiccare la soia con un essiccatoio permette di ottenere notevoli benefici. Mecmar, specialista in essiccatoi per cereali, ti dà qualche informazione utile in questo articolo.
La soia: alimento prezioso
La soia è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Leguminose, la cui coltivazione dà i migliori risultati in presenza di temperature e climi moderati. Nell’alimentazione umana la soia viene introdotta sotto forma di farina, latte, olio e non solo; come mangime per animali, invece, la soia si rivela un prodotto di particolare importanza per qualsiasi specie, dai bovini ai suini, dai volatili ai pesci.
Per la nutrizione animale, in particolare, la soia è interessante per l’altissima concentrazione in proteine di alto valore biologico, che raggiunge il 44-45% dopo la tostatura e l’estrazione dell’olio dal seme. I semi di soia contengono tutti gli amminoacidi essenziali per una corretta nutrizione (soprattutto lisina), eccezion fatta per la metionina, comunque facilmente integrabile.
Utilizzare la soia come mangime animale, porta vantaggi anche per la salute dell’uomo, in quanto permette di aumentare la qualità delle carni riducendo la quota lipidica, migliorando l’equilibrio fra acidi grassi saturi e insaturi e contribuendo alla riduzione del colesterolo.
L’essiccazione della soia
Al momento della raccolta, la soia – come qualsiasi altra coltura – presenta un certo contenuto di umidità che può comprometterne la conservazione, andando a creare ammuffimenti o alterazioni. Questo problema non è risolvibile posticipando la raccolta, perché questo potrebbe portare a delle perdite di raccolto e di peso per il mercato, riducendo inoltre il tempo per nuove coltivazioni sul campo.
Questo contenuto di umidità può variare a seconda di diversi fattori. In generale, i semi di soia possono essere raccolti con un un’umidità tra il 18 e il 25% circa, il che richiede necessariamente un processo di essiccazione che abbassi questo tasso sotto il 13%. Per lo stoccaggio, infatti, un contenuto di umidità elevato porta al deterioramento del legume o all’eventuale germinazione.
I semi di soia sono un prodotto particolarmente delicato e, per questo motivo, anche il trattamento operato su di essi deve esserlo. Temperature troppo elevate possono danneggiarli, ma ciò non significa che l’asciugatura dei chicchi debba essere svolta necessariamente tramite aria a temperatura ambiente: anzi, un processo del genere richiederebbe dalle 3 alle 6 settimane, portando a un enorme dispendio di tempo.
Trattamento della soia con essiccatoi
Essiccare la soia con un essiccatoio, dunque, non è solo una possibilità ma la migliore scelta. Certamente, è importante affidarsi a macchinari che siano in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze di essiccazione della soia. Il trattamento operato sui singoli chicchi deve essere delicato e a una temperatura che si aggiri intorno ai 60 °C, valore consigliato per un risultato ottimale. Infatti, il seme di soia è di tipo oleoso: ciò significa che un’essiccazione a temperature troppo elevate può portare all’aumento del rischio di combustione, tranquillamente eliminabile con le temperature raccomandate.
I vantaggi derivanti dall’essiccare la soia con un essiccatoio sono notevoli. Innanzitutto, in termini di tempo si tratta di un processo molto rapido, che (a seconda della quantità di prodotto da essiccare e della capacità dell’essiccatoio) può ridursi a una sola giornata, contro le settimane o mesi necessari con metodi di asciugatura tradizionali.
Durante il processo di essiccazione, il chicco viene pulito grazie a sistemi integrati e optional di pulizia, in modo da rendere il prodotto non solo perfettamente essiccato ma anche pulito.
L’aspetto fondamentale per cui dotarsi di un essiccatoio per soia è però dato dal fatto che esso permette di eliminare ogni rischio derivante dall’umidità contenuta nei semi: il chicco viene essiccato omogeneamente e vengono eliminate le componenti che potrebbero compromettere la qualità della soia, con la conseguente riduzione degli sprechi. L’essiccazione così operata garantisce anche una maggiore sicurezza, rendendo il legume perfettamente idoneo a successivi utilizzi o trattamenti.
Nell’essiccare la soia con un essiccatoio, l’agricoltore potrà anche ottenere maggiore flessibilità e decidere liberamente quando vendere il proprio prodotto, sfruttando i momenti in cui il mercato è più favorevole. Questi vantaggi, uniti alla generale ottimizzazione di tempi, spazi e costi assicurata dagli essiccatoi, portano a un rilevante aumento dei profitti.
Conclusione
Scegliere di essiccare la soia con un essiccatoio è una decisione che permette di migliorare la produttività e di andare verso un incremento dei profitti. Con un essiccatoio che permetta di svolgere un trattamento delicato che si adatti alle esigenze della soia, sarà possibile ridurre il contenuto di umidità dei chicchi, eliminando i rischi e riducendo gli sprechi e ottenendo ulteriori benefici per ciò che riguarda sicurezza e flessibilità.
Mecmar, leader nel settore della progettazione e realizzazione di essiccatoi per cereali, ha studiato numerose soluzioni per l’ottimale essiccazione della soia: essiccatoi mobili ed essiccatoi a torre, in grado di soddisfare ogni esigenza di essiccazione. Se desideri scoprire quale sistema può fare al caso tuo, non esitare a contattarci: il nostro team è a tua disposizione per ogni informazione.