Il caso
Un’azienda agricola zootecnica croata allevatrice di bovini da carne coltiva soia che utilizza per l’alimentazione dei propri capi. Consapevole del fatto che la qualità elevata della carne è soprattutto il risultato di ciò che gli animali mangiano, oltre che della loro cura nel trattamento in generale, il cliente è interessato ad alimentarli con soia di produzione propria della quale cura attentamente tutto il ciclo produttivo.
Generalmente le aziende si trovano nella necessità di affidare la soia raccolta a terzi per il trattamento di essiccazione/tostatura con tre conseguenze rilevanti:
- La movimentazione del prodotto in centri a ciò specializzati
- Il pagamento di un costo per questo servizio
- L’incertezza che la soia essiccata/tostata resa sia realmente quella conferita.
Pertanto, poter seguire il ciclo di crescita/ingrasso degli animali con soia della quale si è curato il ciclo produttivo permetterà di ottenere carne qualitativamente di un livello superiore rispetto a quella ottenuta con soia gestita da altri oppure acquistata sul mercato. La carne bovina potrà essere venduta ad un prezzo più elevato con conseguente ritorno economico/finanziario per l’azienda.
Vantaggi della soia tostata
L’uso della soia nell’alimentazione animale è in continuo aumento per il suo alto valore nutrizionale dovuto principalmente agli aminoacidi che compongono le proteine. Salvo rare eccezioni, l’uso del seme crudo è limitato a causa della presenza di fattori antinutrizionali (antitripsina) che lo rendono non digeribile, quindi non assimilabile con conseguente ridotta crescita corporea dell’animale. A tal proposito è importante evidenziare che il trattamento di tostatura consente di eliminare questo fattore.
La soia è estremamente interessante in nutrizione animale per l’elevatissima concentrazione di proteine che raggiunge valori tra il 40 e 50%.
Per i ruminanti in particolare, è stato dimostrato che un’alimentazione a base di soia tostata porta ad una diminuzione della degradabilità delle proteine nel primo stomaco, aumentando le proteine bypass assorbite nel secondo stomaco, trasferendo in tal modo più proteine all’animale. Viene così a cessare la necessità di ricorrere ad integratori proteici per compensare eventuali carenze proteiche nell’alimentazione.
Utilizzando la soia tostata è possibile ridurre la quota lipidica, migliorando anche la qualità del grasso con un miglior equilibrio fra acidi grassi saturi e insaturi con particolare vantaggio per la riduzione del colesterolo.
È stato dimostrato che anche l’introduzione della soia nella mangimistica ha portato a vantaggi qualitativi delle carni.
La soluzione adottata
Il Cliente dispone attualmente di un capannone dedito principalmente allo stoccaggio e nel quale valuta come inserire il nuovo impianto di tostatura della soia.
Richiede un impianto con una produzione di circa 2 ton/h di soia trattata e raffreddata. Tale parametro sarà dimensionante per tutto l’impianto e la scelta della tostatrice per cereali ricade sul modello T20.
Consapevole del fatto che, per le sue necessità aziendali, potrebbe essere sufficiente un impianto di minori dimensioni, preferisce comunque l’impianto più potente al duplice fine di diminuire i tempi di lavorazione e avere l’opportunità di offrire il servizio di tostatura a terzi, recuperando in tal modo più velocemente i costi di impianto e per diversificare l’attività aziendale.
Considerando che la soia tostata esce dalla tostatrice a temperature tra 115 e 125°C, per evitare rischi di autocombustione è necessario eseguire un raffreddamento immediato della soia trattata. Per questo motivo alla tostatrice T20 viene abbinato un raffreddatore continuo a 2 celle.
L’impianto è completato da coclee con portata nominale di 5 ton/h per trasportare la soia dal magazzino alla tostatrice, dalla tostatrice al raffreddatore e dal raffreddatore al magazzino.
Per questioni di spazio e di sicurezza, l’impianto viene posto all’esterno adiacente al muro del sito di stoccaggio ed il cliente prevede di proteggerlo con una tettoia di copertura. L’ingombro in pianta dell’impianto è di ca. 10m x 4m.
Figura 1 – Vista dall’alto dell’impianto
Il cliente opta altresì per un sistema di riscaldamento a gas invece che a gasolio principalmente per il vantaggio economico della fornitura, e perché il gas consente una combustione più pulita rispetto al gasolio.
Tutto l’impianto è gestito automaticamente dal quadro elettrico della tostatrice e da un sistema di sensori che monitorano continuamente i parametri principali di funzionamento tra cui:
- Temperature di esercizio di aria e della soia
- Livello di riempimento della tostatrice e del raffreddatore
- Bloccaggio del nastro trasportatore
- Sovraccarico dei motori
Tutto l’impianto è stato progettato, realizzato e collaudato in Mecmar prima della consegna, al fine di minimizzare il più possibile i tempi di installazione e messa a punto presso il cliente.
Le produzioni indicate sono calcolate su modello matematico nell’ipotesi di prodotto pulito, maturo, in condizioni di esercizio normali, considerando l’essiccazione alla temperatura aria di 120°C e il tempo di raffreddamento di un’ora. Per maggiori dettagli, contattare il più vicino rivenditore Mecmar.
In base alla nostra politica di continuo miglioramento, ci riserviamo il diritto di modificare le specifiche tecniche senza preavviso.
